Gaza, rapiti due cooperanti italiani Moroni e Onorato lavorano per la Croce Rossa
Gabriele Torsello è tornato da pochi giorni ad Alessano, quel qualcosa che sembra capiti solo agli altri ha investito tutta la cittadina del Basso Salento. Ora sono appena rientrato a casa dopo una intensa giornata e scorrendo i quotidiani online scopro che c'è qualcun altro che è stato rapito, posso provare ad immaginare le sofferenze dei familiari, dei loro paesi.
Mi sento vicino ai 2 rapiti e non posso fare altro che chiedere la loro liberazione, così come è stato fatto per Gabriele e per tutti gli altri rapiti in questi ultimi anni.
Due cooperanti italiani della Croce Rossa, Claudio Moroni di 36 anni e Gianmarco Onorato di 63, sono stati rapiti a Khan Younis, nel settore meridionale della Striscia di Gaza, da miliziani armati. I due connazionali (Onorato è capo delegazione della Cri mentre Moroni è uno psicologo), che erano arrivati in mattinata e avevano un permesso fino al 23, si trovavano a bordo di un taxi palestinese e si stavano dirigendo a uno dei tre centri di assistenza psicosociale che la Croce Rossa gestisce nella Striscia.
All'improvviso un'automobile ha sbarrato loro la strada. Sono subito balzati a terra miliziani armati che li hanno caricati a bordo della propria vettura per condurli in una località sconosciuta.
Immediata la reazione della Farnesina che, dice il ministro degli esteri Massimo D'Alema "ha attivato i canali per la liberazione dei due italiani". Mentre il ministero degli Interni palestinese ha decretato lo stato di massima allerta nella zona sud di Gaza: "Siamo determinati a liberarli, recuperandoli sani e salvi", ha detto Khaled Abu Hillal, il portavoce del dicastero. Alle ricerche partecipano spalla a spalla sia miliziani legati a Hamas, sia i servizi di sicurezza alle dipendenze di Abu Mazen. Finora nessuna organizzazione ha rivendicato il rapimento dei due italiani.
"Viva preoccupazione per la vicenda", ha espresso il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che "auspica una rapida liberazione dei due connazionali". Anche il presidente del Consiglio Romano Prodi segue con apprensione la vicenda del sequestro dei due italiani: "Il presidente Prodi - spiega una nota - si mantiene in stretto contatto con il ministro degli Esteri Massimo D'Alema per essere aggiornato costantemente sugli sviluppi della vicenda".
Dal 21 al 23 novembre Onorato, di Torre Pellice (Torino) ma da anni residente in Germania, e lo psicologo Moroni, di Cardano al Campo (Varese) avrebbero dovuto soggiornare a Khan Younis per supervisionare le attività del locale centro psico-sociale.
Per Moroni, nella zona da settembre, è la prima esperienza come delegato internazionale della CRI. Onorato, arrivato nella Striscia di Gaza a marzo, ha invece all'attivo numerose missioni in diversi Paesi, tra cui Mozambico, Ruanda, Honduras, Bosnia e Repubblica democratica del Congo, ed è capo della delegazione CRI in Palestina.
Il rapimento di oggi non sorprende. Da settimane, i cooperanti internazionali sono nel mirino dei militanti palestinesi. Il mese scorso gruppi di miliziani hanno sequestrato separatamente due spagnoli, un fotografo e un cooperante della Croce rossa internazionale. Episodi conclusi felicemente e nell'arco di poche ore.
Etichette: Gabriele Torsello, guerra, rapimenti, sequestri
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