3.26.2007

L'energia del sole illumina i beni storici italiani

Il sole per illuminare anche il patrimonio storico e architettonico nazionale. La strada e' ancora lunga ma in Italia un esempio c'é. Si tratta della cascina Viola di impianto seicentesco in localita' Grumello del Monte, in provincia di Bergamo, soggetta a vincoli architettonici ma che ha avuto l'ok per abbracciare l'energia pulita. Un progetto pilota che ha aperto la strada ad altri eco-interventi su beni vincolati. Tra questi una masseria di origine medioevale a Rignano Garganico (Foggia) e alcuni cascinali in Franciacorta. In generale, sull'argomento tecnologia e storia, il ministero dei Beni Culturali fa sapere che valutera' di volta in volta le ristrutturazioni, a fini energetici, sul patrimonio che presenta vincoli architettonici. "Nel caso di interventi su immobili o aree vincolate occorre particolare attenzione - ha spiegato all' ANSA il sottosegretario ai Beni Culturali, Danielle Mazzonis - affinché l'inserimento sia compatibile con la salvaguardia del bene in modo da garantire la sua integrita' visiva. L' applicazione di tecnologie innovative favorisce un inserimento dei pannelli di impianti solari fotovoltaici o di solari termici nelle strutture storiche". "La compatibilita' - ha aggiunto il sottosegretario - richiede pero' verifiche caso per caso, come é avvenuto in occasione del bando di gara tetti fotovoltaici, esaminate da questo Ministero e dal Ministero dell'Ambiente nel corso del 2000, relative a richieste di autorizzazione e finanziamento per l'inserimento di impianti fotovoltaici o termici in aree e immobili vincolati. Cio' non toglie - ha concluso - che anche il patrimonio architettonico possa dare una mano all'ambiente". Ad aver superato tutti gli ostacoli e' stata la cascina Viola, di proprieta' dell'architetto Fabrizio Viola. La prima scelta e' stata l'adozione di impianti di riscaldamento a pavimento, a bassa temperatura. Avendo adottato i pavimenti radianti, e' stato possibile installare su una falda secondaria dell' edificio, leggermente arretrata, pannelli solari sottovuoto, ad altissimo rendimento, collegati con un grande boiler a stratificazione. L'acqua calda cosi' ottenuta puo' essere usata sia per il riscaldamento, sia per le utenze sanitarie, sia per regolare la temperatura della piscina esterna. A oggi il boiler é integrato da una caldaia a condensazione che sta per essere sostituita da una pompa di calore geotermica. Proprio per le esigenze della pompa geotermica, unite al normale fabbisogno elettrico dell'edificio, e' stato inoltre realizzato un impianto fotovoltaico, che riceve il contributo del cosiddetto conto energia per la produzione di energia rinnovabile. Si tratta, in sostanza, di un impianto di circa 4,5 kW di picco, collocato sulla copertura di un ricovero per autovetture, del tutto invisibile rispetto all'edificio principale ma dimensionato in modo da equilibrare tutti i consumi elettrici della cascina. "Questo progetto - ha spiegato l'architetto Viola - e' nato circa un anno fa quando si iniziava a sentir parlare di energie rinnovabili e di edilizia sostenibile. Occupandomi da sempre di restauri di edifici storici, ho voluto intervenire su una cascina del '600 per poi poter mostrare ai clienti che e' possibile realizzare interventi di risparmio energetico, perfettamente integrati in edifici d'epoca". "Ad oggi abbiamo allo studio 120 progetti in tutta Italia e su diverse tipologie di edifici e da quest'anno - ha detto Viola - siamo entrati in Assosolare, l'associazione nazionale del fotovoltaico perché il risparmio energetico in Italia e' fattibile intervenendo anche sul patrimonio artistico esistente e non solo sulla nuova edilizia''.

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