Monsignor Bettazzi: non è Prodi lo sfasciafamiglie
"E' superfluo dire che non è intenzione di Prodi sfasciare la famiglia. E nemmeno vuole - questo dicono le sue parole - mettere sullo stesso piano coppie di fatto e famiglie fondate sul matrimonio" afferma nell'intervista all'UNITA' monsignor Luigi Bettazzi, già a capo della diocesi di Ivrea e presidente per molti anni di "Pax Christi".
"Però - come uomo politico - deve misurarsi con un fenomeno evidente e affermato nella società che vuole governare, una situazione che coinvolge più di 3 milioni di italiani. Il problema - dice Bettazzi - è che ogni tema viene poi inquinato dalla bagarre, dalla voglia di tirar su qualche voto. Ma non è certo questo che si può imputare alla lettera di Prodi a Grillini, semmai è il chiasso che gli è stato montato intorno che rivela questa intenzione".
"Le parole dell'Osservatore Romano sono apparse virulente. Non è certo introducendo i Pacs che si "lacera inaccettabilmente la famiglia", come viene scritto, Poi ho letto di altri politici che sono montati sulla polemica, per vedere di cavarne qualcosa". Voti? "Credo di sì. Qualcuno si dice allarmato, accusa Prodi di fare un "tentativo goffo e delirante di ricerca di consensi". A me risulta che siano gli stessi che si son candidati alle prossime primarie. Peccato sia impossibile ragionare su certi temi senza cadere nelle etichette, fino ad arrivare ad effetti curiosi. Non dovrebbero essere proprio i più integralisti a vedere nei Pacs il male minore? Spesso mi chiedo: ma cosa sa la gente di questi patti di convivenza? Sono stati loro illustrati? E cosa ne sanno i politici che reagiscono in questo modo? I Pacs riconoscono una situazione di fatto che per molti è una preparazione al matrimonio. E consentono alcuni strumenti di tutela a persone che soffrono per non poter vivere appieno la propria vita. Non si tratta di legalizzare i matrimoni gay, anzi, è un modo per disciplinare altrimenti la materia così vasta d'implicazioni. E le leggi avanzate spesso rendono libere le persone". "La politica strumentalizza le parole, e poi le nega coi fatti: se stronco le possibilità di spesa dei Comuni, tartassandoli economicamente, metto in crisi servizi fondamentali come gli asili nido: e allora dov'é questa difesa della famiglia?", conclude monsignor Bettazzi.
Intervista all'unità del 14 settembre 2005
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