3.25.2007

Ritorna l'ora legale, stimato un risparmio di 82 milioni di euro

Secondo le stime di Terna, la società responsabile della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete italiana, nel corso dei prossimi 7 mesi verranno risparmiati 650 milioni di kilowattora (per il passaggio dall'ora solare all'ora legale), un valore corrispondente al consumo di una provincia media italiana nel periodo di riferimento.

Per il 2007 si prevede un aumento di circa 5 milioni di kilowattora in termini di energia elettrica non consumata, rispetto ai 645 milioni di kilowattora risparmiati lo scorso anno. L'ora legale si conferma dunque un importante strumento di risparmio energetico. Proprio per questo motivo gli Stati Uniti hanno anticipato l'entrata in vigore del nuovo orario di due settimane, una decisione presa nel 2005 all'ambito di un piano per l'aumento del risparmio dell'energia.

Un orientamento dettato oggi dal surriscaldamento terrestre e dai cambiamenti climatici, ma che trova la sua origine nella crisi energetica degli anni sessanta. È dal 1966 che in Italia l'ora legale viene utilizzata con continuità, pur con modalità diverse negli anni, dopo una mancata adozione di 16 anni (dal 1949 al 1965).

L'adozione definitiva dell'ora legale avvenne durante gli anni della crisi energetica. Per i primi tredici anni il periodo andava dalla fine di maggio alla fine di settembre. Poi è stato progressivamente ampliato fino al 1996 quando si stabilì la durata dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre.

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