3.09.2007

La Pianura Padana? Una Bombay su quattro ruote - Dossier del Wwf

Inutile continuare a pensarle come aree geograficamente appartenenti a regioni diverse, non ci sono confini: nella pianura padana è nata la “città diffusa” con 20 milioni di persone, tanti quanti sono gli abitanti di Bombay, che percorrono 20 km in media al giorno (nel 1980 erano 10) e 16.000 km all’anno (il doppio rispetto al 1980) su un’area urbana e sub-urbana di 30 mila kmq (con una densità di 650 abitanti a km) pari ad ¼ del Nord Italia. Il problema è che mentre gli investimenti su strade e autostrade continuano a crescere (con un + 25% in dieci anni) quelli nella ferrovia subivano un taglio progressivo (- 2% in dieci anni) provocando ingorghi e code sulle strade, inquinamento e conseguenti malattie respiratorie. Questa la fotografia che emerge dal dossier “Nord Italia: una ‘Bombay’ su quattro ruote - Analisi e proposte per la Megalopoli padana in movimento”, presentato dal Wwf in occasione della domenica di stop del traffico dell’intero nord Italia del 25 febbraio. La grande megalopoli padana, la “città diffusa” del settentrione, popolata da circa 20 milioni di persone su 25,3, si muove in un incessante ingorgo, concentrato in appena un quarto dell’intera superficie dell’Italia settentrionale. Il tasso medio di motorizzazione nell’Italia settentrionale è cresciuto di oltre il 50% (da 380 a 585 autovetture ogni 1000 abitanti), ma contemporaneamente i passeggeri sulla ferrovia sono aumentati solo del 13%. Le emissioni di CO2 - il principale gas serra - dovute al traffico autostradale ammontano a 66 milioni di tonnellate l’anno, con un incremento nel 2000, rispetto al 1980, del 71%. “In occasione del blocco auto del 25 febbraio ho scritto ai Presidenti delle Regioni del Nord proponendo 10 interventi strutturali e 20 azioni concrete per ‘governare la mobilità nella megalopoli padana’ - ha detto Fulco Pratesi, presidente del Wwf Italia -. Se venissero applicate queste azioni porterebbero a conseguire gli obiettivi del Protocollo di Kyoto e a superare lo squilibrio modale e la progressiva erosione del territorio e della biodiversità.” Tra le proposte contenute nel Decalogo del Wwf Italia figurano: introduzione della congestion charge, introduzione dei motori a metano e ibridi, incentivo dell’efficienza con veicoli più piccoli e leggeri, pianificazione territoriale, riorganizzazione radicale della rete del trasporto pubblico passeggeri, ripensamento dell’assetto dei servizi logistici, potenziamento dei nodi di interscambio, rafforzamento dell’innovazione logistica, potenziamento della rete ferroviaria, coerentemente con il quadro di integrazione dei servizi di trasporto passeggeri e merci.

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